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Preparatevi a un’ondata di puro heavy metal! Il Festival della Canzone Artificiale 2025 è orgoglioso di presentare i secondi ospiti fuori concorso della prima serata: i Mortibus, una band nata tra le gelide nebbie della Norvegia e pronta a scatenare l’inferno sul nostro palco.

Un inizio da brivido:

La storia dei Mortibus ha inizio in una notte tempestosa, in una cripta abbandonata nei pressi di un fiordo ghiacciato. Mentre un fulmine squarciava il cielo, quattro giovani metallari, armati di pala e sete di musica estrema, dissotterrarono un’antica chitarra elettrica da una vecchia tomba. Dopo averla spolverata e accordata, intonarono inni demoniaci che fecero tremare le fondamenta della cripta, segnando l’inizio della loro avventura musicale.

Chiese sconsacrate, cimiteri e sale operatorie:

Da quel momento, i Mortibus non si sono più fermati, portando la loro musica oscura e potente in location suggestive e inquietanti: chiese sconsacrate, cimiteri, persino una sala operatoria abbandonata! La loro musica, un mix esplosivo di chitarre distorte, blast beat infernali e voci gutturali, ha conquistato un pubblico di metallari in tutto il mondo.

Un tocco di humor nero:

Nonostante l’immagine cupa e macabra, i Mortibus non rinunciano a un tocco di humor nero. Hanno partecipato a festival leggendari come il “Bloodstock” in Inghilterra, dove hanno eseguito una cover di “Happy Birthday” in stile death metal, e il “Wacken Open Air” in Germania, presentando un brano intitolato “Cannibalistic Polka”.

Testi cruenti e ironici:

Il repertorio dei Mortibus è un viaggio tra streghe, mostri, divinità nordiche e, naturalmente, morte e distruzione. Titoli come “Necronomicon Party”, “Zombie Disco Inferno”, “Satanic Santa Claus” e “Viking Death Cruise” raccontano storie macabre con un’ironia tagliente.

Più di una band, una setta:

I Mortibus sono più di una band: sono una vera e propria setta di seguaci del metal estremo. Con i loro concerti energici e le loro performance teatrali, hanno creato un legame indissolubile con i loro fan.

“Witness of Apocalypse”: un assaggio di distruzione:

Al Festival, i Mortibus presenteranno “Witness of Apocalypse”, un brano che dipinge un’immagine apocalittica di guerra e distruzione. In un mondo sull’orlo del collasso, eserciti si scontrano in battaglie brutali, lasciando dietro di sé solo rovina e disperazione. L’immaginario è vivido e violento: “fiumi di sangue”, “cieli oscurati da braci ardenti” e “templi che crollano sotto i pianti di disperazione”.

La canzone non offre speranza, ma un barlume di sfida emerge nel verso “con ali d’acciaio ancora sfidiamo la via in questa notte che si trasforma in giorno”, suggerendo che anche di fronte all’annientamento, alcuni si rifiutano di arrendersi.

Preparatevi a un’esperienza musicale intensa e travolgente con i Mortibus al Festival della Canzone Artificiale 2025!

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pizzisimone1972@gmail.com

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